Ci sono alcuni piatti dal forte valore identitario: uno di questi – per le regioni del nord Italia – e soprattutto per la gente di montagna, è la polenta. Si tratta di un piatto povero ma sostanzioso che concilia il gusto di grandi e piccoli. La polenta ha origini molto antiche ed è per questo che ne esistono tante varietà: dalla taragna di mais e grano saraceno passando per la polenta bramata bresciana realizzata con mais integrale, la polenta concia tipica della Valle D’Aosta fino alla veneta con polenta bianca.
Questa è la ricetta dello Chef Max Noacco che si può vedere anche su questo video.
Premessa:
L’ideale sarebbe trovare nella propria zona un mulino che parta da materie prime di buona qualità e che non realizzi alcun processo di lavorazione “aggiuntivo” se non quello della molitura.
Ingredienti:
- 500 g di farina di mais giallo
- 2 litri di acqua
- 15 grammi di olio evo
- 1 cucchiaio di sale grosso
Metodo di preparazione:
Metti l’acqua sul fuoco e porta a bollore, aggiungi il sale, poi la farina a pioggia e l’olio. Comincia a mescolare vigorosamente con un cucchiaio di legno. Cuoci per 50 minuti a fuoco lento mescolando continuamente. Quando la polenta sarà cotta, si staccherà dal fondo facilmente. Quindi, versala su di un tagliere e servila calda.

Max Noacco
“Sono cuoco di cucina vegetariana. Da una semplice passione – e quindi da un sogno – ho realizzato il mio progetto di vita. Oggi, assieme alla mia compagna Sabrina, abbiamo un ristorante vegetariano “Al Tiglio cucina naturale” a Moruzzo del Friuli. “Questa è la mia cucina” è il libro che ho scritto nel quale le mie ricette si susseguono a aneddoti di vita personale per farti appassionare alla cucina vegetale“