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Ghisanativa non è fragile ma, come tutti gli strumenti di cottura, va trattata con delicatezza.
Ghisanativa si può sporcare in maniera significativa durante alcune preparazioni, soprattutto preparando i risotti, la pasta risottata e grigliando alcune verdure. In particolare, l’amido crea uno strato di patina superficiale difficile da rimuovere se non si procede a mettere la pentola in ammollo con acqua calda per mezz’ora. Nelle verdure grigliate la cipolla rilascia la sua parte zuccherina sulla superficie della ghisa; dovrai dedicare del tempo a togliere le cristallizzazioni di proteine vegetali e animali anche utilizzando la parte abrasiva della spugnetta giallo-verde.
Puoi utilizzare una spugnetta abrasiva per rimuovere lo sporco insistendo con il detersivo per i piatti ma, in generale, ci sono dei trucchi che ti aiutano a rimuovere lo sporco più ostinato.
Mentre la piastra o la pentola è ancora calda, ricopri tutta la superficie con uno strato di acqua calda e detersivo possibilmente a pH alcalino. Lascia agire per venti minuti. Risciacqua con abbondante acqua. Scalda la pentola sul fuoco e ungila di olio vegetale quando asciutta ma leggermente calda. Falla raffreddare e mettila via. e necessario ripeti il procedimento una seconda volta. Ungi di olio dopo ogni lavaggio.
Se, oltre allo sporco, la pentola acquista odore dal cibo cotto, versa del bicarbonato sul fondo della pentola e poi aggiungi un bicchiere colmo di aceto. Aspetta la reazione chimica dei due ingredienti: vedrai formarsi una schiuma densa ed effervescente. Non preoccuparti: questa normale reazione chimica tra un agente basico e un agente acido, aiutata dal calore della pentola e ti permetterà di pulirla per bene!
Lascia la piastra o la pentola a riposo per una mezz’ora e poi liberala dal liquido sporco.
Sciacquala ancora, asciuga e rifinisci la tua pulizia con un filo d’olio steso con un pezzo di carta da cucina o con un pennello di setole naturali.
Adesso puoi riporre la piastra e trovarla perfetta e pronta per il prossimo utilizzo.
Ghisanativa è naturale ed è fatta di ferro, silicio e carbonio. L’unico metallo di cui il nostro corpo ha bisogno è il ferro.
Ghisanativa non è delicata ma va nutrita.
Ghisanativa è viva e nel tempo si trasforma nel colore e migliora nella performance.
Ghisanativa è uno strumento di cottura che dura tutta la vita.
Svuota SEMPRE la pentola o la piastra del cibo appena cotto.
Versa del bicarbonato per coprire tutta la superficie della pentola o della piastra. Aggiungi dell’acqua. Fai bollire tutto in acqua per massimo venti minuti e lascia riposare.
Lava bene e asciuga con un canovaccio e poi passa la pentola pochi secondi sul fuoco.
Spennella di olio la pentola o la piastra. Puoi usare anche un panno di carta casa se non hai un pennello in setole naturali.
Arrosti, brasati, tagliate, spiedini, fiorentine e bistecche, filetti di salmone, orate, gamberoni, capesante danno il meglio cotti su ferro ma la pulizia di Ghisanativa va fatta con più scrupolo ad ogni uso e soprattutto se ci dimentichiamo il cibo sulla fiamma! Niente paura: cucinare nel ferro non rilascia elementi tossici nel cibo (il ferro viene considerato un elemento sano dalla US Food and Drug Administration). Quindi, tutto ciò che mangi da Ghisanativa non contiene metalli pesanti.
Per procedere alla pulizia del cibo carbonizzato:
Per rimuovere lo sporco consistente (cotture al forno, in umido, brasati e formaggi/pasta o riso):
Se necessario riprendi il procedimento più volte. Sciacqua bene con cura e asciuga su fuoco. Ad ogni lavaggio, olia la pentola.
Ecco il risultato dei tuoi gesti:
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